I gruppi di lettura fonti di benessere, amicizie e tante storie

Attenzione: se partecipate a gruppi e circoli di lettura, potreste scoprire che è ganzo. Con la scusa di leggere un libro e commentarlo insieme, si diventa amici da subito. Prima di persona e poi, ma solo poi, anche sui social.

Agli appassionati di lettura, a chi si regala il piacere di una storia, dico di dare un’occhiata ai gruppi di lettura più vicini. Di solito nascono da una biblioteca pubblica oppure da una libreria. Fatevi avanti, andate, presentatevi, chiedete giorno e ora del prossimo appuntamento e via, buttatevi.

Come funzionano?

I circoli di lettura – qualcuno li chiama gruppi di lettura, lettori in circolo, cerchi letterari – sono incontri di persone intorno ad un libro. Ci si ritrova, si nominano alcuni autori e titoli che non abbiamo ancora letto o che invece ci sono piaciuti tanto e tra le varie proposte si sceglie un testo da leggere. Di solito ci si dà un mese di tempo per la lettura della storia.

A quel punto sarà già stata fissata la data successiva, giorno e ora in cui il gruppo si ritroverà per parlare del libro letto.

Quante persone possono partecipare?

Il numero è aperto. Mediamente un circolo di lettura viaggia con quindici-venti persone per volta anche se gli affezionati sono di più – a volte anche molti di più – e per effetto di impegni, impossibilità a partecipare ed esigenze varie un numero lordo di diverse decine di persone, garantisce alla biblioteca o alla libreria una partecipazione di un gruppetto entro le venti persone.

Quali libri si possono proporre? Tutti. La regola è proprio questa: tutti i titoli vanno bene. Alcune volte i gruppi di lettura si danno delle regole nella scelta stabilendo quante pagine al massimo deve contenere il libro, se solo autori italiani o se anche stranieri, se solo narrativa o anche saggi e varia. Insomma, il come si fa del gruppo viene definito e condiviso da tutti e con quello si parte.

A cosa serve commentare un libro con altre persone?

Sta qui la chiave, il significato del gruppo. La risposta a questa domanda può contenere tante motivazioni, tutte buone, per uscire il pomeriggio o la sera e riunirsi con altri lettori a chiacchierare di personaggi, storie, autori.

Elenco alcune ragioni dell’esistenza dei gruppi di lettura che tra l’altro sono in aumento un po’ in tutta Italia come ha scritto qualche tempo fa anche la rivista Il Libraio.

Si riesce a ritagliarci del tempo per leggere: quando l’impegno si prende con diversi amici si è più portati a mantenerlo vincendo la stanchezza, la pigrizia, la mancanza di tempo, gli impegni di giornate affannate e affannose.

Si scopre che il giudizio su un libro è davvero tutto soggettivo. Avremo davanti persone che hanno un’opinione opposta alla nostra sullo stesso testo appena letto. E la cosa più ganza sarà che avranno motivazioni fortissime sia del “no” che del “sì”.

Portiamo a casa spunti di riflessioni sui temi più vari – grazie ai vari romanzi, una volta si può parlare di una crisi esistenziale, un’altra volta della gioia di un’emozione, una perdita, una conquista, un personaggio divertente oppure una figura complicata e sbandata – e sono quasi sempre considerazioni che da soli, nel nostro letto la sera, o sul divano o in treno o nel nostro posto preferito per leggere, da soli probabilmente non avremmo fatto. E come si sa, scambiare opinioni, confrontarsi con gli altri, ascoltare le esperienze altrui ci consente di arricchirci personalmente. Crescite, si chiamano.

 

Relazioni e convivialità

Basta una riunione del gruppo e si è subito molto più che conoscenti. La cerchia di appassionati lettori spesso si scambia contatti che nel corso del mese diventano messaggi, telefonate, like, riceviamo segnali da qualcuno che sta leggendo la stessa storia, e che tra qualche settimana ritroveremo faccia a faccia. A mano a mano che il gruppo cresce e si consolida incontro dopo incontro, succede anche quello che capita fra amici: ci si dà consigli anche per altri ambiti della nostra vita (un contatto lavorativo, una chiacchierata sui figli, un’informazione sulla palestra piuttosto che sulla gastronomia, la ricetta preferita e via così). Poi qualcuno proporrà – libri a parte – di ritrovarsi per una pizza, qualcun altro magari in un momento di vita difficile, trova un’amica o un amico con cui uscire una sera al cinema. Insomma una volta creata l’occasione d’incontro, una volta che ci siamo lasciati attrarre dalla forza di un libro, i componenti del gruppo cominciano a vivere, a concedersi l’un l’altro, a raccontarsi, ad ascoltarsi. E nascono relazioni, amicizie, svago e cultura in carne e ossa.

Per quale ragione si dovrebbe frequentare un gruppo di lettura?

Elencare i perché di un gruppo di lettura, le ragioni per cui cominciare a frequentare un circolo letterario è davvero un’impresa ardita. Ciascuno può provare e trovare la ragione propria. Davvero ci sta tutto: gusto di recensire un libro in pubblico, voglia di ascoltare le emozioni provate da altri, approfondimento e studio collettivo, ricerca di nuovi amici, intenzione di allargare i propri orizzonti culturali, occasione per uscire e via ancora.

Se già non lo state facendo, consiglio di provare: date un’occhiata alle biblioteche, associazioni culturali e librerie della vostra zona alla ricerca del gruppo di lettura. Contattateli per sapere quando e dove si ritrova e alla prima data utile, uscite di casa e andate.

Sarà un bell’inizio.

E tra l’altro nel giro di poco tempo scoprirete che state leggendo un bel po’, mediamente più di quanto fate mediamente da soli e comunque andando anche ad aprire libri che altrimenti non avreste scelto.

I circoli e gruppi di lettura sono i social reali, vivi e non virtuali, che parlano di libri.

Tuttavia questi ambienti in cui si legge tutti lo stesso libro e poi si commenta esistono anche sul web. Sono i gruppi di lettura online. Ne parleremo.

 

 

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